(31)— Cosa è successo ai tanti che si battevano per le libertà digitali? Breve excursus sulla storia della difesa della rete e su come…
(31)— Cosa è successo ai tanti che si battevano per le libertà digitali? Breve excursus sulla storia della difesa della rete e su come tutto stia cambiando. Lasciando molte macerie sulla via.
7 aprile 2006 — Il capitano Kirk non dovrebbe poter invocare un’accusa di plagio, visto che il titolo è stato usato come citazione e “fair use”, ma il riferimento alla situazione dell’omonimo film è voluto e sarà chiaro a chi avrà la pazienza di leggersi l’intero articolo.
Chi ha scelto in questi anni di stare sulla barricata (non “sull’Enterprise” sempre per evitare il suddetto problema) di coloro che difendono la privacy ed i diritti civili in Rete ha avuto modo di accorgersi che, ad un gruppo di difensori ristretto e limitato, si opponevano attaccanti crescenti sia in numero che in risorse.
La barricata, fatta solo di algoritmi all’avanguardia e sviluppo collaborativo in Rete, resisteva, ma era chiaro a tutti coloro che si trovavano sopra che, di fronte a questa crescita, presto sarebbe crollata se nessuno avesse provveduto a rinforzarla.
Ma le barricate possono essere sia spezzate che aggirate, ed un’occhiata ad alcuni episodi storici può rendere più chiara la prospettiva di un possibile futuro prossimo.
Correva l’anno 1991 quando Philip Zimmerman (per gli amici PRZ)
scrisse Pgp 1.0.
Il governo degli Stati Uniti, preoccupato che la crittografia fosse
esportata, aveva promulgato una legge, l’ITAR, che considerava i programmi che
usavano la crittografia come armi da guerra (per l’esattezza armi
atomiche), e ne vietava l’esportazione.
Una veloce occhiata ad una cronologia degli avvenimenti mostra che l’approccio legale fu battuto dalla reazione dell’allora piccola comunità della Rete, che aggiro’ il divieto sia in pratica, esportando il programma ovunque sulla Rete, sia con un “cavillo” (meglio “arma”) legale, considerando il programma Pgp una forma di espressione libera, e ponendolo sotto la protezione del Primo Emendamento della Costituzione Americana.
Il re era nudo, i buoi erano comunque scappati dalla stalla e PRZ fu prosciolto dalle accuse e non arrivo’ mai di fronte ad un giudice;
USA 0, Popolo della Rete 1.
Già allora era prassi consolidata aiutare anche con soldi chi faceva opere meritorie, tant’è che persino chi scrive mandò un piccolo contributo al collegio di difesa di PRZ (TANSTAAFL — There Are No Such Things as a Free Lunch — non esistono cose come un pranzo gratuito).
Da allora la barricata è stata irrobustita, e nel gruppetto di difensori ci sono state uscite ed entrate, che lo hanno però lasciato comunque risicato. Una dozzina di progetti di software libero dedicati alla privacy sono partiti, e tre o quattro sono ancora vivi e contribuiscono al lato tecnologico della resistenza.
Ma anche i Klingon, oops, gli attaccanti, hanno aumentato i loro arsenali, e lo hanno fatto con mezzi quasi illimitati ed un’idea giudicata inizialmente impensabile, cioè prendere il controllo completo della Rete. Da qualche anno, usando una tattica che utilizza contemporaneamente armi sia tecnologiche che legali (e saltiamo a piè pari tutte le motivazioni, che dovrebbero essere note almeno ai lettori di questa rubrica), è opinione largamente condivisa che abbiano buone probabilità di riuscirci.
Sulla barricata nel frattempo la ciurma è sempre piccola, e può comunque opporsi solo sul piano tecnologico. Limitandosi al panorama italiano si potrebbe dire addirittura che si è ridotta, visto che l’entrata di forze nuove, come no1984.org od il Progetto Winston Smith, non ha rimpiazzato, in proporzione, lo spegnersi di realtà storiche come Criptoribelli od il gruppo di Kryptonite.
Insomma, i cattivi crescono, i buoni no.Nella vita di tutti i giorni le “vittime” dei tanti impegni della vita (matrimoni, figli, lavoro, ed anche peggio) non vengono sostituite da persone più giovani ed in possesso della risorsa più importante: il tempo.
Si rischia di dover contare solo sul capitano Kirk, imbolsito ed ingrassato, che non riesce nemmeno più a boxare in maniera convincente.
Serve insomma, particolarmente in Italia, una nuova generazione che naturalmente integri prima e sostituisca poi quella precedente. Servono sostegni economici.
E servono soprattutto moltissime persone che, pur non impegnandosi direttamente in termini tecnologici ed economici, lo facciano sul piano della società civile, chiedendo in tutte le sedi ed in tutti i modi che i diritti civili in Rete non vengano calpestati ma piuttosto difesi e promossi.
Senza queste cose, resistere è futile.
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By Marco A. L. Calamari on December 9, 2022.
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